Per la nostra serie di articoli su: “Come pulire…” oggi ci dedichiamo ai tappeti persiani. Dopo le tapparelle e le tende da sole, è il turno dei tappeti. Il tappeto persiano, anche noto come tappeto iraniano, è composto da un tessuto molto pesante e si distingue dai comuni tappeti, grazie all’elaboratezza dei suoi molteplici disegni. I tappeti persiani sono realizzati a mano o meccanicamente in diversi materiali: lana, cotone, seta. Le fibre sono filate usando filatoi ad alette, oppure con macchine industriali. Il processo di tintura invece prevede la preparazione del filato per renderlo maggiormente suscettibile alle tinture appropriate. I tappeti sono pigmentati mediante immersione in un mordente.
La lavorazione è molto lunga e particolare e questo rende unici e ancora più preziosi le singole opere realizzate.
Visto l’alto valore di questi preziosi manufatti è importante capire come pulire i tappeti persiani, senza danneggiarli ottenendo risultati soddisfacenti.
Come pulire i tappeti persiani: delicatezza e attenzione
Delicatezza e attenzione sono le due parole chiave per procedere alla pulizia dei tappeti persiani. Si tratta di operazioni complicate e laboriose, che richiedono spazio e tempo. Consigliamo sempre di rivolgersi a ditte di pulizia specializzate in questo genere di imprese per assicurarsi risultati ottimali e preservare l’integrità dei manufatti. Se invece si volesse procedere personalmente a pulire i tappeti, vogliamo darvi qualche consiglio, per evitare brutte sorprese.
La pulizia dei tappeti persiani deve essere eseguita periodicamente. Se la costanza e la periodicità venissero a mancare, si possono avere conseguenze irrimediabili. Inoltre è cosa nota che i tappeti sono dei veri e propri ricettacoli naturali di qualunque forma di sporcizia (polvere, terra, residui alimentari) e parassiti (acari). Si tratta di fattori di rischio da non sottovalutare per la salute e il benessere delle persone che vivono l’ambiente. Trascurare la pulizia dei tappeti può far insorgere spiacevoli allergie e infezioni, oltre a peggiorare notevolmente la qualità dell’aria respirata dentro casa.
Tappeti persiani e sanificazione
A seguito della pandemia da Covid-19, che sta ancora diffondendosi nel mondo, ricordiamo in particolare l’importanza di procedere alla sanificazione ambientale. Gli ambienti domestici, come quelli lavorativi e pubblici, devono essere sottoposti a scrupolosi procedimenti di pulizia profonda e sanificazione, per evitare il continuo diffondersi del virus.
Non fanno quindi eccezione gli ambienti domestici e i tappeti persiani di cui stiamo trattando. La pulizia ordinaria è sempre necessaria, ma visto che i tappetti tendono a diventare un rifugio per acari e sporcizia, è consigliabile sottoporli ad un corretto procedimento di sanificazione. Si tratta di processi particolari che richiedono attenzione ai prodotti e agli strumenti utilizzati, nonché al materiale naturale di cui sono fatti i preziosi tappeti. Non è un’operazione che può essere eseguita da tutti, ma richiede l’intervento di specifiche imprese di pulizie specializzate nella sanificazione ad hoc.
I 5 errori da evitare quando si pulisce un tappeto persiano
Vediamo adesso quali sono i cinque punti da non fare assolutamente se si è deciso di procedere da soli alla pulizia di un tappeto persiano:
- Non utilizzare MAI il battitappeto;
- Usare solo occasionalmente l’aspirapolvere, mai alla massima potenza e soprattutto, se usato, farlo nel verso dei velli del tappeto;
- Non utilizzare MAI prodotti detergenti, trielina, solventi chimici, pulitori in genere;
- In presenza di macchie e incrostazioni non trattare con smacchiatori;
- Non strofinare MAI con panni o spazzole in direzione opposta a quella del vello.
Come abbiamo detto prima, usare sempre delicatezza e attenzione, per non rischiare di danneggiare un tappeto così estremamente delicato.
Come pulire i tappeti persiani: cosa fare
Visto quello che non si deve fare, passiamo ora in rassegna il metodo giusto da adottare per la pulizia dei tappeti persiani. La prima cosa da fare è quella di stendere in uno spazio aperto ben arieggiato, il tappeto. Vanno benissimo giardini, terrazzi, cortili e balconi.
Una volta steso per tutta la sua lunghezza, lo si dovrà bagnare con dell’acqua per rimuovere il primo strato di sporco. Una volta bagnato a dovere, è necessario passare un panno o una spazzola con setole morbide, sull’intera superficie del tappeto. La spazzola deve essere imbevuta in una soluzione di acqua e aceto (possibilmente aceto bianco), seguendo sempre il verso dei velli.
A seconda del diverso grado di sporcizia del tappeto, quest’ultima operazione dovrà essere ripetuta anche più volte. Quando i colori del tappeto torneranno ad essere più vividi e definiti, allora il lavoro sarà terminato. Per concludere basta un lieve risciacquo con sola acqua fresca.
L’asciugatura invece deve avvenire in modo del tutto naturale. Per farlo il tappeto va capovolto, per permettere all’acqua di scorrere via e lasciare che il calore naturale faccia il resto. É necessario che il tappeto non rimanga bagnato ed umido per troppo tempo, perché potrebbe rovinarsi irrimediabilmente o persino marcire. Il periodo migliore per eseguire la pulizia di un tappeto persiano, è quindi quello estivo. Quando le temperature sono più alte e la possibilità di pioggia molto più basse.